Da secoli questi piccoli insetti portano benefici inestimabili a persone, piante e ambiente in generale. Le api, infaticabili lavoratrici, trasportano da un fiore all’altro il polline, consentendo la crescita di frutta e verdura e garantendoci la possibilità di alimentarci in modo vario e sano.
Senza le api non avremmo sulle nostre tavole cibi come pomodori, mele, fragole, zucchine, melanzane, mirtilli, cioccolato, caffè e ovviamente il miele. Il 75 per cento dei tipi di colture alimentari, infatti, si basa gli insetti impollinatori, di cui le api rappresentano la classe più importante ed efficiente. Da loro dipende il 90 per cento dei fiori selvatici e la realizzazione di molti medicinali di origine vegetale.
Non solo. Le api sono uno tra i migliori indicatori della qualità e della salute dell’ambiente.
Giornata mondiale delle api, perché si celebra?
La Giornata mondiale delle api è stata istituita nel 2017 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha scelto il 20 maggio in ricordo della nascita dello sloveno Anton Jansa (1734-1773), pioniere nel XVIII secolo delle moderne tecniche di apicoltura. La celebrazione di questa giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza delle api, sulle minacce che stanno affrontando e sul loro contributo alla salute del pianeta, alla nostra alimentazione e allo sviluppo sostenibile.
Api a rischio estinzione, le cause
Le api rappresentano una delle emergenze ecologiche più gravi e urgenti. La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi stanno portando all’estinzione degli impollinatori. Si stima, infatti, che il 40 per cento delle specie di api e farfalle spariranno a breve. Le cause? Le api stanno morendo, direttamente e indirettamente, per mano dell’uomo: cambiamento climatico, inquinamento, perdita degli habitat naturali, intensificazione della coltura agricola, uso indiscriminato di fitofarmaci e pesticidi, agenti patogeni e specie invasive mettono sempre più a dura prova la sopravvivenza di questi indispensabili insetti.